f) Le origini della vita
Lo stesso ragionamento fatto per la creazione dell’universo da parte di Dio si può fare per la
comparsa della vita nel mondo. Se la vita è stata creata esiste il Creatore. Varie definizioni sono state date di
vita: la materia organica, i composti del carbonio, ciò che è in grado di riprodursi eccetera. È accertato che i
primi batteri risalgono sulla Terra a più di 3 miliardi e mezzo d’ anni fa, mentre la Terra esiste da più di 4
miliardi e mezzo di anni, come è stato possibile calcolare con metodi nucleari a partire da alcune rocce.
Al posto degli antichi 3 regni ( minerale, vegetale e animale ) si è parlato di 5 regni della vita ( batteri,
protozoi, funghi, piante e animali ) secondo Sara Via del Maryland e Nealson del Jet Propulsion Laboratory
di Pasadena in California(1). Oggi si parla di 7 regni con i Chromista, definiti da Cavalier-Smith, e gli Archaea,
definiti da Carl Woese, a cui si aggiungerebbe un ottavo regno per i Virus. I Bacteria e gli Archaea sarebbero
procarioti e le altre forme di vita sarebbero eucarioti da eu = vero, perfetto e karyon = nucleo.
Alcuni batteri risalgono a 3,56 miliardi di anni fa; alcune alghe azzurre risalgono a 3,4 miliardi d’ anni fa. In
Australia sono state trovate forme antichissime di vita. Le stromatoliti sono strutture sedimentarie, calcari
costituiti biologicamente, dovute all’attività di microrganismi bentonici fotosintetici come procarioti
( cianobatteri ) e microscopiche alghe eucariotiche; risalgono a 3,5 miliardi d’anni fa. I cianobatteri sono
impropriamente detti alghe azzurre o verdi e sono organismi unicellulari procarioti. I cianobatteri accumulano
amido, con la fotosintesi sottraggono CO2 dall’ambiente e inducono la precipitazione del carbonato di calcio;
sono considerati organismi biocostruttori. Con la fotosintesi clorofilliana si produce ossigeno come
sottoprodotto. I cianobatteri hanno trasformato l’atmosfera da riducente in ossidante generando la
biodiversità.
Si stima che i primi animali a corpo molle siano vissuti 1,5 miliardi di anni fa. Animali pluricellulari a corpo
molle sono vissuti 700 milioni di anni fa. L’era Archeozoica ( Precambriano ) si è chiusa con una grande
glaciazione 650 milioni di anni fa, detta a Palla di neve in quanto il ghiaccio ha coperto anche l’equatore,
invadendo tutto il pianeta. Oggi si tende ad usare una differente terminologia per i tempi della Terra; il
supereone Precambriano è diviso in eoni: Adeano, Archeano e Proterozoico. Gli eoni sono divisi in ere, che
sono divise in periodi e questi in epoche, che sono divise in età. Secondo alcuni studiosi prima della grande
glaciazione esistevano solo organismi unicellulari, dopo la grande glaciazione di 650 milioni d’anni fa si sono
sviluppati gli organismi pluricellulari.
Gli Cnidari, che comprendono le meduse che vivono anche nella fossa delle Marianne, risalgono a 500
milioni di anni fa. La grande esplosione della vita d’ animali con guscio ed esoscheletro si è avuta nel periodo
Cambriano dell’era primaria o Paleozoica ( eone Fanerozoico ) 570 milioni di anni fa oppure poco prima del
Cambriano se questo periodo copre gli anni da 540 a 520 milioni, come sostengono alcuni studiosi al
riguardo. Gli animali esistevano solo nell’acqua. I trilobiti, artropodi con il corpo diviso in 3 lobi, sono vissuti
da 526 milioni d’anni fa ( periodo Cambriano ) a 250 milioni d’anni fa ( periodo Permiano ).
Nel periodo Ordoviciano, che termina 440 milioni di anni fa, dell’era Paleozoica o primaria dell’eone
Fanerozoico non c’era ossigeno sulla terra per cui la vita animale non si poteva sviluppare sulle terre
emerse. La vita si è sviluppata nei mari e sono comparsi i pesci, i primi animali vertebrati. Gli squali risalgono
a 400 milioni di anni fa. Il celacanto, vissuto 380 milioni d’anni fa e tuttora esistente a 120 metri di profondità,
è un pesce vertebrato con ossa anche nelle pinne che poi si sono trasformate in arti, era presente al
momento della biforcazione evolutiva; i suoi discendenti sono usciti lentamente dall’acqua. Nel periodo
Siluriano alcuni pesci diventano anfibi per evoluzione, successivamente si sviluppano i rettili e dopo i
mammiferi. Nel periodo Carbonifero si sviluppano le grandi foreste di felci e conifere; compaiono gli insetti.
Evoluzionismo e creazionismo si sono scontrati frontalmente varie volte. La verità è che l’evoluzione c’è
stata e continua ad esserci. Le varie forme di vita si sono trasformate con la selezione naturale. Con le
trasformazioni del terreno e dell’ambiente, come le glaciazioni, la pangea, lo scontro tra le zolle o piattaforme
continentali, alcuni esseri viventi sono morti e altri si sono trasformati lentamente con le mutazioni.
L’adattamento all’ambiente ha inciso notevolmente nei cambiamenti. I pesci nuotando tra acque melmose e
piene di fango si sono lentamente trasformati in anfibi e questi, con il passare del tempo, hanno dato vita ai
rettili.
Gli uccelli derivano dai rettili o secondo alcuni dai pesci che volano per brevi tratti.
Alcuni animali si sono trasformati nelle isole Galapagos, come ha fatto osservare Darwin. L’esempio tipico
portato dal naturalista inglese è quello dei fringuelli: il becco si è trasformato, in alcuni il becco è lungo e
sottile, in altri è corto e tozzo. Dipende dal tipo di alimentazione, alcuni fringuelli mangiavano i lombrichi ed i
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semi per terra, per cui con il becco dovevano scavare il terreno: il becco è diventato corto e robusto, adatto
per rompere i semi. Altri fringuelli mangiavano gli insetti ed il becco è diventato lungo per arrivare a catturare
gli insetti e sottile, cioè non ingombrante e leggero per facilitare gli spostamenti.
Alle Galapagos i cactus non hanno spine perché non vengono mangiati dai rettili e non hanno bisogno di
difendersi. Alcuni studiosi hanno detto che alle Galapagos gufi o civette hanno gli occhi più piccoli perché
hanno molto cibo e non hanno bisogno di cacciare molto di notte.
La stessa constatazione si può fare con le giraffe che per brucare le foglie a grande altezza hanno avuto un
allungamento del collo. La funzione crea l’organo.
Gli elefanti africani hanno le orecchie più grandi di quelle degli elefanti indiani perché, essendo più caldo in
Africa, hanno bisogno d’una maggiore superficie di ventilazione per rinfrescarsi con il movimento.
Alla fine del Permiano, dall’antico stato di Permia in Russia, 251 milioni d’anni fa, probabilmente un potente
vulcanismo in Siberia con aumento della temperatura ha portato all’estinzione del 70 % delle specie dei
vertebrati terrestri e del 96 % delle specie marine sul pianeta con piogge acide, anidride carbonica ed acido
solfidrico. L’evento ha segnato la fine del Permiano, dell’era Paleozoica e l’inizio del Triassico. Sopravvissero
i cinodonti, antenati dei mammiferi. Durante il Permiano s’è verificata anche una glaciazione.
Nel periodo Triassico, da 225 a 190 milioni d’anni fa, dell’era mesozoica o secondaria si sono sviluppati i
rettili. Nell’ambra sono stati trovati insetti ed animali di 200 milioni di anni fa. Nel periodo Giurassico da 190 a
136 milioni d’anni fa si sono sviluppati gli uccelli, i ceratosauri e gli allosauri in America. Nel periodo Cretaceo
dell’era Mesozoica o secondaria da 136 a 65 milioni d’anni fa si sono sviluppati i sauri ed i dinosauri. I
coccodrilli, comparsi 90 milioni d’anni fa, sono sopravvissuti al disastro di 66 milioni d’anni fa.
Quando nella line evolutiva mancano degli anelli intermedi, con i reperti ed i fossili, significa che c’è stato un
intervento esterno che non può essere che l’intervento diretto di Dio e questa è una prova dell’esistenza di
Dio.
Quando invece esiste una continuità significa che si è verificata l’evoluzione naturale. In ogni modo bisogna
ricordare che Dio è anche il Dio che ha creato la natura ( Deus sive natura ). L’intervento di Dio può essere
diretto od indiretto; con l’evoluzione naturale Dio opera in maniera indiretta.
La paleontologia è però una scienza in fieri, in divenire continuo in quanto si scoprono continuamente
impronte, ossa, fossili, resti di vario tipo che aggiornano le conoscenze e fanno modificare le date e gli stessi
concetti. La scienza progredisce ed avanza continuamente, non va mai indietro. Le affermazioni in questo
campo sono soggette all’usura del tempo e devono sempre essere sostenute con beneficio d’inventario.
Se nella linea evolutiva mancano alcuni anelli intermedi della catena significa che Dio è intervenuto
direttamente con un atto creativo, ma, se dopo qualche anno si scoprono gli anelli che mancavano nella
catena, significa che si è verificata un’evoluzione naturale e Dio non è intervenuto direttamente ma
indirettamente. È come quando qualcuno strilla al miracolo ed invece il miracolo non c’è stato.
L’evoluzione caratterizza la vita dell’Universo, delle piante, degli animali e dell’uomo, per cui Darwin deve
essere considerato uno dei più grandi geni dell’umanità; infatti la sua spoglia mortale riposa in Inghilterra
accanto a quella di Isacco Newton nell’abbazia di Westminster.
Gli amminoacidi sono molecole organiche. Le prime forme di vita sono le proteine e gli acidi nucleici, che
derivano dagli amminoacidi. Le proteine sono costituite da catene di amminoacidi con un legame peptidico.
Le proteine svolgono ruoli fondamentali all’interno delle cellule. Gli acidi nucleici sono il DNA, acido
desossiribonucleico, presente nel nucleo delle cellule ed l’acido RNA, ribonucleico. Il DNA è stato scoperto
negli anni 1952/1953 da Francis Crick e Watson che poi hanno avuto il premio Nobel.
Nel 1953 all’università di Chicago Stanley Miller e Harold Urey con un famoso esperimento hanno riprodotto
le condizioni primordiali della Terra: un’atmosfera di metano, ammoniaca, idrogeno, una pozza d’acqua e
fulmini con scariche elettriche. Dopo qualche giorno la pozza era diventata di color rosso e si erano prodotte
alcune sostanze che stanno alla base della vita, in particolare alcuni amminoacidi.
L’acido desossiribonucleico o deossiribonucleico si trova nel nucleo delle cellule; ha la tipica forma d’una
doppia spirale. Le due spirali sono costituite da deossiribosio e da residui fosforici, sono ad una distanza di
34 Angstrom e le basi interne che le tengono unite sono costituite da timina eccetera. Il DNA ed alcune
proteine formano i cromosomi che trasmettono i fattori ereditari. La conformazione a doppia elica consente la
replicazione del DNA con due forche in una struttura che prende il nome di bolla replicativa.
L’acido ribonucleico si trova sia nel nucleo che nel citoplasma della cellula e ha la funzione di sintetizzare le
proteine.
L’armonia e la bellezza delle due eliche, oltre alla funzionalità, denotano un disegno intelligente nella natura
della cellula, che non può essere nata per caso. Al Discovery Institute di Seattle recentemente hanno
elaborato la teoria dell’Intelligent Design. Esistono fenomeni che non possono essere spiegati
semplicemente con l’evoluzione, con l’adattamento all’ambiente o con la selezione naturale.
L’esplosione di vita del periodo cambriano non si può spiegare con il semplice evoluzionismo od il
neodarwinismo, denota un ideatore, un progettista, un intervento dall’esterno. Alcune cellule come quelle
dell’occhio sono tanto complesse e finalizzate che non possono essersi formate per caso, hanno un
progettista.
L’uomo, nella sua grandezza e nella sua dignità, nell’unità di corpo ed anima, di materia e di spirito, non può
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essersi formato per semplice evoluzione o per semplice adattamento all’ambiente, selezione naturale da un
grumo iniziale di materia biologica; ha un ideatore, un progettista, un disegnatore seconda la scuola di
Seattle.
Questo progettista, disegnatore o creatore è quello che si chiama Dio.
La discontinuità di alcuni momenti nella storia dell’universo, come la nascita della vita, il soffio della
coscienza richiede necessariamente l’esistenza di Dio.
Il linguaggio stesso è una caratteristica tipica dell’uomo, un animale può emettere rumori, può barrire,
ululare, miagolare, abbaiare ma non riesce a parlare.
Certi salti nella natura non si riescono a spiegare senza l’intervento diretto di Dio.
La Genesi parla di Dio che disse: La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto ( 1,
11 ). La terra ad un certo punto ha prodotto le piante; si potrebbe allora concludere che non è Dio che ha
creato le piante. È il ragionamento delle cause prime e delle cause seconde. La causa seconda che ha
prodotto le piante è la terra ma la causa prima è sempre Dio che ha creato l’universo. Dio solo ha creato
l’universo e la terra; sin dall’inizio Dio sapeva che la terra avrebbe prodotto le piante per cui il creatore di
tutto direttamente od indirettamente è sempre Dio. Tutto ciò che esiste è stato creato da Dio tranne il male
che è stato introdotto dall’uomo con il suo peccato. Qualche teista potrebbe asserire che ogni specie vivente
sulla terra è stata creata da Dio, ma qualche ateo potrebbe contestare l’asserzione sulla base del fatto che
alcune specie discendono da altre per evoluzione. È la teoria darwiniana dell’evoluzione. La verità è che Dio
sapeva fin dall’inizio che dalla prima specie si sarebbe generata la seconda, anzi Dio ha voluto così e cioè
che fosse la prima specie a produrre la seconda. Dio con la sua prescienza si è servito di una specie
intermedia. Dio non ha creato la giraffa dal collo lungo con la bacchetta magica, ma ha voluto che
discendesse da un animale precedente. La stessa evoluzione in sé di tutto l’universo e di ogni forma di vita
in esso è stata voluta e creata da Dio.
Il Signore ha creato tutto tranne il male e la stessa evoluzione, che da alcuni viene sbandierata ed agitata
per contestare il creazionismo, è una creazione ed un’ invenzione di Dio.
Ovviamente anche nella frase della Bibbia che parla delle piante esiste un errore, perché all’inizio sono stati
creati i batteri e non i germogli e gli alberi da frutto, ma dei batteri la Bibbia non parla affatto. L’autore o gli
autori della Genesi ignoravano completamente i batteri; la prima pagina della Bibbia è stata scritta da uomini
e non è Parola di Dio. Le parole attribuite a Dio sono pensate come tali dagli autori umani della Genesi in
quanto al momento della comparsa dei batteri, 3,5 miliardi d’anni fa, gli uomini non erano presenti sulla Terra
per vedere quello che Dio faceva o diceva. In ogni modo, a parte l’errore, il concetto è giusto: la Terra con le
sostanze che conteneva ad un certo momento ha prodotto le prime forme di vita per volere di Dio.
Le origini della vita
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