ar-d-Premessa

 Premessa Il titolo di questo documento è desunto dalla Summa Theologiae di S. Tommaso d’Aquino ( De existentia Dei ), ma le cinque vie sono state moltiplicate fino ad arrivare a 12 e le argomentazioni sono state ampliate, potenziate ed aggiornate, arricchendole con le conquiste del pensiero moderno. La possibilità di arrivare a Dio con la ragione o con l’intelletto è sostenuta da S. Paolo nella lettera ai Romani ( 1-20 ) : " Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili, come la sua eterna potenza e divinità, possono essere contemplate con l’intelletto nelle opere da lui compiute ". I vescovi cattolici nella costituzione Dei Verbum ( Cap. 1, 6 ) del Concilio Ecumenico Vaticano II affermano che " Dio, principio e fine di tutte le cose, può essere conosciuto con certezza con il lume naturale della umana ragione dalle cose create ". La costituzione apostolica Fidei Depositum nel canone 32 dichiara: " partendo dal movimento e dal divenire, dalla contingenza, dall’ordine e dalla bellezza del mondo si può giungere a conoscere Dio come origine e fine dell’universo ". Il concetto è stato sviluppato dallo Pseudo-Dionigi l’Areopagita, teologo siro da non confondere secondo alcuni con Dionigi l’Areopagita del primo secolo citato negli Atti degli Apostoli ( 17, 34 ), del quinto o sesto secolo d.C. con 3 prove per dimostrare l’esistenza di Dio. L’idea è stata ripresa da Giovanni Damasceno, teologo e presbitero arabo nato all’incirca nel 676 ( 645 ) a Damasco e morto nel 749 ( 750 ), santo e Dottore della Chiesa, famoso per aver subito l’amputazione d’una mano. Lo pseudo-Dionigi nel capitolo VII del De divinis nominibus al paragrafo 3 elenca tre modi o rationes per arrivare a Dio: la causalità, la rimozione e l’eminenza. Per la prova della rimozione, al di là d’ogni cosa imperfetta si conclude che deve esistere qualcosa di perfetto. La via dell’eminenza si dirama poi in due per cui le prove sono in realtà quattro. Nel commento alla lettera di S. Paolo ai Romani, S. Tommaso d’Aquino fa riferimento esplicito alle tre vie di Dionigi. Sul problema dell’esistenza di Dio l’Aquinate ritorna nella Summa contra Gentiles ( I, 13 ) con le Rationes ad probandum Deum esse. S.Bonaventura da Bagnoregio ha parlato di 3 vie per arrivare a Dio e le ha spiegate con numerose argomentazioni. Numerosi scrittori, filosofi, scienziati e teologi si sono pronunciati a favore dell’esistenza di Dio; basti citare Socrate, Platone ed Aristotele, Filone d’Alessandria, Ermete Trismegisto, Origene, Gregorio Nazianzeno e di Nissa, Pseudo Dionigi, S. Agostino, Boezio, Giovanni Damasceno, i filosofi Alfarabi, Avicebron, Avicenna, Algazel e Averroè; Anselmo d’Aosta, Maimonide, Bonaventura, Tommaso d’Aquino, Pietro di Giovanni Olivi, Giovanni Duns Scoto, Johannes Eckhart, Guglielmo di Ockham, Raimondo di Sabunde, Nicola Cusano, Tommaso Campanella, Claudio Beregardo, Renato Cartesio, Blaise Pascal, Fénelon, Jacques-Benigne Bossuet, John Locke, Gottfried Wilhelm Leibniz, Giambattista Vico, Samuel Clarke, Christian Wolff, Immanuel Kant, Moses Mendelssohn, Georg Wilhelm Friedrich Hegel, AugusteAlphonse Gratry, Antonio Rosmini, John Henry Newman, Sören Kierkegaard, Franz Brentano, Bernardino Varisco, Karl Jaspers, Luigi Fantappié, Wilhelm Friedrich Weischedel, Albert Einstein, che credeva in un Deus sive natura ( Dio ovvero la natura ) eccetera. In particolare Platone ha dimostrato l’esistenza di Dio come creatore del mondo; Aristotele, partendo dal movimento, ha portato una dimostrazione dell’esistenza di Dio come motore immobile e, partendo dall’ordine del mondo, ha dimostrato l’esistenza d’un ordinatore. Antonio Rosmini ha portato 4 prove dell’esistenza di Dio. Cartesio ha portato 3 prove per dimostrare l’esistenza di Dio. Passando ad altre culture, il libro indiano del Ṛgveda ( 2000-1500 a.C. ) parla della creazione e del dio del fulmine Indra, significa che con la ragione gli uomini sono arrivati a credere in Dio a meno che non sia il libro stesso ispirato direttamente da Dio.



Premessa:

Il titolo di questo documento è ispirato alla Summa Theologiae di S. Tommaso d’Aquino (De existentia Dei), ma nel corso del tempo, le vie per dimostrare l'esistenza di Dio sono state ampliate, passando dalle cinque originarie a dodici. Le argomentazioni sono state potenziate ed aggiornate, arricchendole con le conquiste del pensiero moderno. Diversi autori, filosofi, scienziati e teologi hanno contribuito al dibattito sull'esistenza di Dio, offrendo una vasta gamma di prove e argomentazioni. Sia nel passato che nel presente, il ragionamento razionale ha giocato un ruolo fondamentale nella ricerca di una comprensione dell'origine e del significato dell'universo e del suo creatore.

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