Capitolo 1: Le Origini del Cielo e della Terra

 


" Queste le origini del cielo e della terra " a) Le origini dell’universo Se esiste il cosmo, esiste Colui che lo ha creato. Questa prova è condivisa da una schiera vastissima di teologi, scrittori, scienziati e corrisponde al senso comune della gente. Pochi hanno contestato la validità di questa dimostrazione, uno è stato il filosofo Immanuel Kant. Egli ha messo in discussione la dimostrazione cosmologica, ma poi ha postulato l’esistenza di Dio e ha scritto: “ Esiste qualcosa di assolutamente necessario. Questo è unico nel suo essere; semplice nella sua sostanza, spirito nella sua natura, eterno nella sua durata, immutabile nella sua struttura, onnisufficiente riguardo a tutto il possibile e a tutto il reale. C’è un Dio.” Dall’esistenza del cosmo si può arrivare all’esistenza di Dio. Naturalmente Dio non è un teorema di matematica, per cui non si può fare la dimostrazione nella stessa maniera. Solamente chi conosce la vastità dell’universo può avere il senso della grandezza di Dio. Il cosmo esiste perché cade sotto l’esperienza sensoriale ciò che circonda l’uomo: sente con gli orecchi lo scroscio dell’acqua che scorre nel letto dei fiumi e che cade con la pioggia, sente il cinguettio degli uccelli, il miagolio dei gatti, il barrito degli elefanti e soprattutto sente la voce e la parola degli altri esseri umani simili a lui. Con l’olfatto l’uomo può sentire il profumo d’un fiore, con il naso può avvertire un odore gradevole o sgradevole. Con il tatto può sentire gli oggetti che stanno intorno a lui, può toccare con le dita della mano l’erba, la donna e la donna può toccare l’uomo. Con la vista può vedere ciò che lo circonda, con gli occhi che secondo alcuni sono gli organi sensoriali più importanti, può vedere gli altri esseri umani, gli animali, le piante, la Terra, gli altri pianeti, il Sole, la Luna, le 12 costellazioni dello zodiaco, percorse dal Sole lungo l’eclittica, e le 88 costellazioni in cui viene divisa la sfera celeste ( 48 costellazioni di Tolomeo eccetera ): Orione, Ercole, Cefeo, la Chioma di Berenice, le Orse, Andromeda eccetera. Con gli occhi può vedere la Stella Polare, α UMi ( Ursa Minor ), che in realtà è costituita da Polaris Aa, Polaris B e Polaris Ab or P. Con i telescopi ottici, i radiotelescopi ed i potenti strumenti dell’astronomia moderna può vedere 200 miliardi di stelle nella Via Lattea e la nostra galassia a spirale barrata fa parte d’un gruppo locale; secondo alcune fonti le stelle della Via Lattea sarebbero 400 miliardi, ma il numero dipende dalle stelle di piccole dimensioni ancora incerte. Più lontano l’uomo può allungare il suo sguardo con i telescopi e può vedere la galassia di Andromeda, le galassie nane dentro i confini dell’Orsa Maggiore Ursa Major I ed Ursa Major II, la galassia nana dentro i confini dell’Orsa Minore Ursa Minor che orbita intorno alla via Lattea e le Nubi di Magellano; il gruppo locale comprende più di 70 galassie, di cui alcune sono nane, tra le quali si trovano oltre alla Via Lattea, la galassia d’Andromeda e quella del Triangolo, la Grande e la Piccola Nube di Magellano, la Nana dell’Orsa minore e la Nana dell’Orsa maggiore I, l’ammasso globulare d’Omega Centauri, la Nana di Ercole, Leo I, Leo II, Leo IV, Leo V, la Nana dei Pesci, la Nana del Cane maggiore, la Nana della Carena, la Nana dell’Acquario eccetera. Il gruppo locale fa parte d’un ammasso locale ed intorno ci sono gli altri ammassi di stelle, esistono più di 100 miliardi di altre galassie come la Via Lattea; secondo alcuni le galassie dell’universo potrebbero arrivare a duemila. Il superammasso locale con il Grande Attrattore al suo interno contiene circa cento tra gruppi e ammassi di galassie; è detto anche superammasso della Vergine per la presenza nel suo centro dell’ammasso della Vergine. Il gruppo locale si muove verso l’ammasso del Regolo e la causa di questo moto è dovuta al Grande Attrattore. Le dimensioni dell’universo sono state valutate dagli scienziati moderni: si tratta d’una distanza di 46 miliardi di anni luce, l’uomo allo stato attuale può arrivare a vedere fino a quella distanza. Più esattamente si deve affermare che l’universo osservabile cioè la regione dell’universo visibile dalla Terra, allo stato delle conoscenze attuali, è una sfera con un raggio di 46 miliardi d’anni luce. È stato individuato un quasar, un corpo quasi stellare che emette onde elettromagnetiche, alla distanza di 13 miliardi di anni luce. L’universo esiste perché cade sotto l’esperienza sensoriale dell’uomo: l’occhio vede la Chioma di Berenice, una delle costellazioni, per cui esiste l’universo. Potrebbero esistere altri universi che non cadono sotto l’esperienza sensoriale, cioè potrebbe esistere un altro mondo che non si vede, ma è inutile parlarne in questo momento perché adesso non si può dire niente su di esso. La Via Lattea che è la galassia in cui si trova il sistema solare ha un raggio medio di circa 50000 anni luce. Il disco stellare della galassia ha uno spessore di 1000 anni luce mentre il disco gassoso ha uno spessore di 12000 anni luce. All’esterno l’alone galattico è delimitato da due galassie satelliti della Via Lattea: la Grande e la Piccola Nube di Magellano, i cui perigalattici, i punti più vicini, distano 180000 anni luce dalla Via Lattea. L’età della stella più antica della Via Lattea è intorno ai 13,6 miliardi d’anni, mentre il disco galattico ha un’età compresa tra 6 e 10 miliardi d’anni. I bracci della galassia descrivono approssimativamente delle spirali logaritmiche, i due bracci maggiori sono quelli di Perseo e Scudo-Croce, i due bracci complementari sono quelli del Cigno e del Sagittario; lo sperone d’Orione contiene il Sole. La Via Lattea contiene oltre al Sole, Alpha Centauri, Proxima Centauri ( la stella più vicina al Sole a 4,23 anni luce di distanza, una nana rossa a brillamento probabilmente parte d’un sistema ternario del Centauro ), Sirio ( la stella più brillante del cielo notturno nella costellazione del Cane maggiore ), Canopo della Carena, Arturo del Boote, Rigel, Bellatreccia e Betelgeuse della costellazione d’Orione, le Pleiadi del Toro, Procione del Cane minore, i Cani da caccia ( Canes venatici ), Castore e Polluce della costellazione dei Gemelli, Vega della Lira, Capella dell’Auriga, Antares dello Scorpione, Spica della Vergine, Regolo del Leone, Diadem della Coma Berenices e numerose altre stelle. Il Sole si trova nel braccio di Orione a 26000 ± 1400 anni luce dal centro della galassia dove è la costellazione del Sagittario che ha un buco nero al suo centro. Il Sole, che si trova dentro una Bolla locale avente una concentrazione d’idrogeno più bassa che all’esterno a causa della temperatura più alta, all’interno della cintura di Gould nel bordo più interno del Braccio di Orione, ruota ad una velocità di circa 220 km al secondo e compie una rivoluzione completa in 225 ÷ 250 milioni di anni; si muove con tutti i pianeti nella direzione apparente verso la costellazione d’Ercole a Sud-Ovest della stella Vega. La cintura di Gould contiene stelle blu appartenenti alle costellazioni di Cassiopea, Lupo, Toro, Scorpione, Perseo, Poppa, Carena, Vele, Croce del Sud eccetera. La galassia d’Andromeda, siglata M31 e NGC 224, nella direzione della costellazione d’Andromeda è il corpo celeste più lontano ( 2,5 milioni d’anni luce ) visibile ad occhio nudo. Il gruppo locale ha un raggio di 2,5 ( 5 ) milioni di anni luce e comprende la galassia nana dell’Orsa Minore, la Grande e la Piccola Nube di Magellano che vengono a volte considerate satelliti della Via Lattea e si trovano a 160000  190000 anni luce. La Via Lattea si muove ad una velocità di 552 km/s rispetto ai fotoni del fondo cosmico e con il tempo potrebbe entrare a far parte dell’Ammasso della Vergine; ma secondo la Relatività ristretta d’Einstein non esiste un sistema di riferimento inerziale nello spazio con cui comparare la velocità della Via Lattea. I fotoni della radiazione mostrano uno spostamento verso il blu nella direzione del movimento ed uno spostamento verso il rosso nella direzione opposta, come hanno dimostrato i satelliti COBE e WMAP. Il Superammasso Locale comprende il Gruppo Locale, la galassia nana Ursa Major I, la galassia nana Ursa Major II, la Vergine e ha un raggio di 50 milioni di anni luce. Il Superammasso locale, di cui fa parte la Via Lattea, ha un movimento dovuto anche all’attrazione del Superammasso di Shapley che è uno dei più grandi superammassi di galassie conosciuti. L’universo intero oltre al Superammasso Locale comprende miliardi di galassie, Ercole e numerosi Quasar alcuni dei quali sono ad una distanza dalla Terra di 13 miliardi di anni luce. L’argomentazione cosmologica è basata su una sorta di positivismo, termine introdotto da Henry de SaintSimon nel suo Catechismo degli industriali. La prova cosmologica è di tipo positivista perché parte da ciò che è fondato, materiale, misurabile, oggettivo, reale, concreto, sperimentale: l’universo. L’universo che esiste è stato datato dalla scienza moderna, ha avuto un inizio e conseguentemente esiste Colui che l’ha creato. L’osservazione delle stelle del cielo e delle galassie corrisponde a quello che Dio ha detto ad Abramo: " Guarda in cielo e conta le stelle " ( Genesi 15, 5 ). L’origine dell’universo è stata datata dalla scienza moderna. Per secoli alcuni cristiani hanno creduto che Dio, come con una bacchetta magica ( non il bastone di Mosè ), avesse creato il primo giorno il cielo e la terra, il secondo giorno il firmamento, il terzo le piante, il quarto il Sole e la Luna, il quinto gli animali ed il sesto l’uomo. La realtà non è proprio così. Esistono metodi di calcolo differenti e varie ipotesi; i modelli cosmologici elaborati sono parecchi. Esistono varie teorie cosmologiche e differenti cosmologie:  La cosmologia gravitazionale newtoniana,  La cosmologia relativistica,  La cosmologia standard,  Hot Big Bang, Grand Big Bang, Big Crunch, Big Rip,  La cosmologia di stringa,  La cosmologia di superstringa,  La cosmologia di brana,  Il multiverso,  La cosmologia frattale,  Il modello ciclico,  Il modello ecpirotico,  La cosmologia del plasma,  L’universo che rimbalza ( Big Bounce ),  L’universo olografico,


Capitolo 1: Le Origini del Cielo e della Terra


a) Le origini dell'universo


L'esistenza del cosmo implica l'esistenza di Colui che lo ha creato. Questa prova è ampiamente condivisa da teologi, scrittori, scienziati e corrisponde al senso comune della gente. Immanuel Kant fu uno dei pochi a mettere in discussione la dimostrazione cosmologica, ma successivamente postulò l'esistenza di Dio, affermando: "Esiste qualcosa di assolutamente necessario. Questo è unico nel suo essere; semplice nella sua sostanza, spirito nella sua natura, eterno nella sua durata, immutabile nella sua struttura, onnisufficiente riguardo a tutto il possibile e a tutto il reale. C'è un Dio."


Dall'esistenza del cosmo si può giungere all'esistenza di Dio, ma va notato che Dio non può essere dimostrato come un teorema di matematica. La vastità dell'universo può far comprendere la grandezza di Dio. Il cosmo esiste perché ciò che lo circonda è esperienza sensoriale per l'uomo. Attraverso i sensi, l'uomo può percepire ciò che lo circonda: sente gli scrosci dell'acqua dei fiumi, il cinguettio degli uccelli, il miagolio dei gatti e la voce degli altri esseri umani. Con l'olfatto, può percepire i profumi dei fiori, con il tatto può toccare gli oggetti intorno a lui, mentre con la vista può osservare gli altri esseri umani, gli animali, le piante, i pianeti, le stelle e le galassie.


Grazie ai telescopi e agli strumenti astronomici, l'uomo può vedere una vastità incredibile. La Via Lattea, la nostra galassia, contiene centinaia di miliardi di stelle, e l'universo intero comprende miliardi di altre galassie. L'universo osservabile, la regione dell'universo visibile dalla Terra, ha un raggio di 46 miliardi di anni luce. Sono stati individuati quasar a una distanza di 13 miliardi di anni luce.


L'argomentazione cosmologica è di tipo positivista, poiché si basa su ciò che è fondato, materiale, misurabile, oggettivo, reale, concreto e sperimentale: l'universo stesso. La scienza moderna ha datato l'origine dell'universo e dimostrato che ha avuto un inizio.


Esistono diverse teorie cosmologiche e modelli elaborati da scienziati e cosmologi, come la cosmologia gravitazionale newtoniana, la cosmologia relativistica, la cosmologia di stringa, il modello ciclico, il multiverso e molte altre.


L'osservazione dell'universo ci permette di riflettere sulla grandezza e la complessità dell'esistenza e ci conduce verso la possibilità di un Creatore, di Dio. Le origini dell'universo continuano ad affascinare l'umanità, aprendo spazi per il dialogo tra scienza e fede.

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